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settembre 1973
Jackie Stewart, su Tyrrell-Ford, conquistava il suo terzo campionato del mondo.
Il pilota scozzese acquisisce la matematica certezza del titolo arrivando quarto nel Gran Premio d’Italia, operando una spettacolare rimonta dal ventesimo posto dopo essersi fermato per cambiare una gomma. Ma soprattutto viene favorito dalla dissennata tattica della squadra della Lotus. Ronnie Peterson, al volante della nera vettura inglese, conquista la pole position e alla partenza scatta in testa seguito dal compagno di squadra Emerson Fittipaldi, l’unico che può ancora dare fastidio a Stewart nella corsa al mondiale. I due distanziano nettamente tutti gli avversari: Peter Revson (McLaren-Ford) arriverà terzo a quasi mezzo minuto. Incredibilmente, però, dai box non arrivano ordini a Peterson di lasciar passare Fittipaldi: in pratica Colin Chapman lascia liberi i suoi due piloti di fare la loro corsa. Finisce così che lo svedese taglia vittorioso il traguardo precedendo Fittipaldi di soli
8 decimi.
Il brasiliano, campione del mondo uscente e spodestato, è giustamente indispettito dall’atteggiamento del suo team e alla fine dell’anno passerà alla McLaren, con la quale si aggiudichera l’anno successivo il suo secondo iride, mentre Stewart lascerà le competizioni dopo la morte del suo compagno di squadra François Cevert nelle prove del Gran Premio degli Stati Uniti, ultima gara del campionato del mondo del 1973.