La
Ferrari vince il Campionato del Mondo nel 1961, ma già l'anno dopo
per la scuderia italiana le cose cambiano radicalmente. La
stagione del 1962 vede infatti la Ferrari subire un abbandono di
massa da parte di tecnici ed ingegneri, compresi il capo ingegnere
e il team manager della scuderia, la causa, com'è nella tradizione
Ferrari, sono i problemi di politica interna. Per la stagione '62
vengono così recuperate, per affrontare le compagini inglesi e
tedesche sempre più competitive, le stesse auto dell'anno
precedente. Il primo pilota é Phil Hill, mentre il resto della
squadra è composto da Willy Mairesse, Ricardo Rodriguez, Giancarlo
Baghetti e Lorenzo Bandini. Le speranze tedesche sono riposte solo
sulla Porsche. Queste, guidate dal pilota americano Dan Gurney e
dal famoso corridore svedese Jo Bonnier, utilizzano motori a otto
cilindri in linea, raffredati ad aria e montati su telai tubolari
molto evoluti. Alla Lotus, Innes Ireland viene rimpiazzato senza
tante cerimonie da Trevor Taylor per fare coppia con Jimmy Clark,
il nuovo pupillo di Colin. Chapman progetta per lui, il modello 25
usando un telaio monoscocca che fa risultare il posto di guida
molto simile ad una vasca da bagno.
Questo
modello tiene conto di due dei principali fattori nella
progettazione di un telaio: la solidità e la leggerezza. La BRM si
affida a Graham Hill e Richie Ginther come rispettivamente primo e
secondo pilota, mentre la Cooper ha Bruce McLaren e Tony Maggs.
Brabham che ha lasciato la Cooper è impegnato nella preparazione
delle sue vetture che debutteranno più avanti nella stagione. A
Zandvoort, in Olanda, si corre il primo Gran Premio della
stagione. La gara inizia con Clark, Gourney e Graham Hill che
lottano per il comando. Hill vince il suo primo Gran Premio alla
guida di una BRM, che festeggia la seconda vittoria assoluta,
grazie all'esclusione dei suoi due contendenti per guasti
meccanici. A Monaco, nella gara successiva, Hill e Clark hanno
tutta l'intenzione di riprendere il duello, ma quasi subito le
loro auto li lasciano a piedi. Vince McLaren seguito dalla Ferrari
di Phil Hill. Il Gran Premio del Belgio di SPA passa alla storia
come la prima vittoria assoluta di Jimmy Clark. Nessuno in Formula
1 aveva prestato attenzione a questo giovane pilota fino a quando
non è finalmente riuscito a salire sul gradino più alto del podio.
Il Gran Premio di Francia si tiene a Rouen in Normandia. Le prime
tre posizioni sulla griglia di partenza sono occupate da Clark, in
pole position, e da Hill e McLaren. La Ferrari è costretta al
ritiro e quando tutti i migliori vengono fermati da guasti
meccanici è Dan Gurney su Porsche ad approfittare di questa
favorevole situazione, aggiudicandosi la vittoria. E' poi la volta
del Gran Premio di Gran Bretagna ad Aintree. La Ferrari riesce a
qualificare solo una vettura, guidata da Phill Hill, il quale
però, prima di ritirarsi per noie al motore, non riesce ad andare
oltre la nona posizione. La folla assiste al lungo duello tra
Clark e l'ex campione di motociclismo John Surtees, che corre su
Lola. Dopo aver rotto la seconda marcia del cambio, Surtees si
deve accontentare del secondo posto. Con la seconda vittoria
stagionale, Clark si trova adesso spalla a spalla con Graham Hill
nella corsa per il titolo mondiale. Al Gran Premio di Germania,
sul celebre circuito del Nurburgring, la Porsche è determinata a
vincere davanti ai suoi sostenitori. Per la felicità dei tifosi
Dan Gurney ottiene la Pole Position con tre secondi di vantaggio
sulla BRM di Graham Hill, ed abbassa il record di giro più veloce
di ben dieci secondi rispetto al precedente detenuto da Phil Hill
su Ferrari.
Le prime posizioni delle griglie di partenza sono occupate dalle
auto di cinque diverse scuderie: Porsche, BRM, Lotus, Lola e
Cooper, facendo presagire una gara indimenticabile. I piloti i cui
nomi sono destinati a diventare leggendari sono Gurney, Hill,
Clark, Surtees e McLaren. Il tempo è bruttissimo e il freddo è
tale da gelare anche i cuori dei piloti più ardenti. Sul tracciato
di circa 22 km, per altro rovinato da diversi piccoli smottamenti,
la visibilità scende a meno di cento metri, pari cioè alla
distanza che un auto da corsa copre in poco più di un secondo. La
partenza viene così posticipata di un'ora per lasciare che le
parti allagate del circuito si asciughino. Dopo aver compiuto il
giro di ricognizione le auto prendono posto con cautela sulla
griglia di partenza. Il pubblico, composto da più di 350000
spettatori, nonostante le terribili condizioni atmosferiche
partecipa con rispetto al minuto di silenzio in memoria dell'eroe
perduto Wolfgang Von Tripps. Quindi lo starter dà il segnale di
partenza e le auto rombano via. Tutte tranne la Lotus di Clark che
si spegne subito ma che viene miracolosamente evitata dai piloti
partiti alle sue spalle. Alla fine del primo giro la Porsche
argento di Gurney è al comando con grande soddisfazione delle
autorità tedesche presenti in tribuna. Già al secondo giro, però,
Graham Hill riesce ad aprirsi un varco sorpassando Gurney e
passando in testa. La battaglia è ormai circoscritta a questi tre
grandi piloti, che passano sulla linea del traguardo con solo
cinque secondi di distacco fra il primo e il terzo. In un giorno
in cui anche il più piccolo errore avrebbe potuto provocare un
disastro, nessuno dei tre mette una ruota in fallo. Surtees, che
ha superato Gurney, si trova a tre secondi e mezzo da Hill e
comincia a nutrire serie speranze di poter persino vincere.
Preparato a superare di slancio Hill all'ultimo giro, Surtees si
trova improvvisamente davanti l'auto di un doppiato che gli
ostacola il passaggio. Riesce comunque a raggiungere il traguardo
due secondi e mezzo prima del furioso Surtees. Con ancora tre gare
da disputare, il campionato potrebbe arrivare ad una svolta nel
prossimo Gran Premio di Monza. I due massimi contendenti al titolo
mondiale si piazzano al primo e al secondo posto sulla griglia di
partenza. Clark irrompe subito al comando, ma alla fine del primo
giro la BRM di Graham Hill lo ha già superato ed è in testa. La
Lotus non si vede passare sul circuito e infatti, è ferma ai box.
Finita la sua corsa in anticipo a causa di una trasmissione
grippata, Clark può solo guardare il suo amico e rivale correre
verso la vittoria e confermare il proprio primato in classifica.
Ginther, sull'altra BRM, arriva secondo, regalando alla squadra di
Bourne una bellissima doppietta.
Dopo
quindici anni di cocenti sconfitte, finalmente il campionato è
nelle mani degli uomini della BRM. Tuttavia, lo scozzese Clark non
è di questo avviso e, dopo la sua convincente vittoria al Gran
Premio degli USA, rimanda l'assegnazione del titolo all'ultima
gara che si disputerà in Sud Africa. Hill, che ha ottenuto il
massimo dei punti dalle gare che è riuscito a terminare, può
contare su un vantaggio di nove punti sull'avversario. Da parte
sua Clark può, vincendo l'ultima competizione, portarsi a casa il
titolo mondiale. Succede però che il guasto di un pezzo di
ricambio da 50 centesimi faccia svanire di colpo le speranze di
Clark, consegnando la corona a Hill. Graham Hill all'età di 33
anni, dopo sei anni di corse e solo nove anni dopo aver conseguito
la patente, diventa il pilota più popolare d'Inghilterra. Aveva
cominciato facendo il meccanico e guadagnando 1 sterlina al
giorno. Oggi ha concretizzato il suo sogno. Diventare Campione del
Mondo di Formula 1.