| Personaggi:
            Andretti M.Ascari A.
 Clark J.
 Dennis R.
 Fangio J.M.
 Ferrari E.
 Forghieri M.
 Hamilton L.
 Hill G.
 Lauda N.
 Lotus
 Mansell N.
 Moss S.
 Patrese R.
 Peterson R.
 Piquet N.
 Prost A.
 Raikkonen K.
 Rindt J.
 Schumacher M.
 Senna A.
 Stewart J.
 Villeneuve G.
 Williams F.
 
 Team storici:
            Alfa RomeoB.R.M.
 Brabham
 Tyrrell
 
 |  |   È nato a Modena il
       18 febbraio 1898. Interrotti gli studi 
      alla morte del padre, iniziò la sua attività come istruttore alla scuola 
      tornitori dell'officina dei pompieri di Modena. Alla fine del 1918, dopo 
      l'esperienza militare della guerra, trovò occupazione a Torino in qualità 
      di  collaudatore di automobili. Esordì in gara nel 1919 alla  Parma-Berceto e nello stesso anno 
      partecipò alla Targa Florio.
 Nel 1920 passò all'Alfa Romeo, iniziando una 
      collaborazione durata vent'anni che lo portò a ricoprire incarichi di 
      collaudatore, pilota, collaboratore commerciale e infine direttore del 
      reparto Alfa-Corse fino al novembre 1939.
 Nel  1929 fondò a Modena la  "Scuderia Ferrari" e avviò un'intensa 
      attività agonistica, ebbe una squadra ufficiale e finì per diventare una 
      filiale tecnico-agonistica dell'Alfa Romeo, alla quale si sostituì nel  
      1933 nella continuazione dell'attività sportiva.
 Nel suo primo anno la Scuderia Ferrari può 
                  vantare 50 piloti sia a tempo pieno che part-time! Il team 
                  compete in 22 gare e totalizza otto vittorie. La Scuderia Ferrari è ormai diventata un 
                  caso, forte anche del fatto che è il più grande team messo 
                  insieme da una persona sola. Nessun pilota riceve un  salario 
                  ma una percentuale sui premi delle vittorie, anche se 
                  qualsiasi richiesta tecnica o amministrativa dei piloti era 
                  fornita. L’idea di base era quella di far correre i piloti e 
                  qualsiasi entrata veniva gestita dalla Scuderia. Non deve 
                  sorprendere il fatto che Ferrari mise tutto sé stesso in 
                  questa operazione dal momento che, a tutt’oggi, sarebbe 
                  l’unica persona in grado di vivere indipendentemente nella 
                  Formula Uno.
  Nel  1932 nasce il primo figlio di 
                  Ferrari e viene chiamato Alfredo come il padre, anche se poi 
                  tutti lo chiameranno Dino. Ferrari coglie quest’occasione per 
                  ritirarsi dalle gare.
 Nel  1940 la Scuderia si 
      distaccò definitivamente dall'Alfa Romeo e iniziò a costruire vetture
      proprie.
 Durante gli anni 
                  la Scuderia Ferrari può vantare grandissimi piloti quali  
                  Giuseppe Campari,  Louis Chiron, Achille 
                  Varzi ed il più grande di tutti, Tazio Nuvolari.
 Dopo la guerra Ferrari 
                  costruisce la propria prima vettura e, al Gran Premio di 
                  Monaco del 1947, fa la sua comparsa la Tipo125 con motore da 
                  1,5 litri. La vettura è concepita dal suo vecchio 
                  collaboratore Gioacchino Colombo.
 La  prima vittoria di 
                  Ferrari in un Gran Premio è nel 1951 al GP di Gran Bretagna 
                  dove l’argentino  Froilan Gonzales porta alla vittoria la 
                  vettura della scuderia modenese. Il team ha una possibilità di 
                  vincere il Campionato de Mondo, possibilità che sfuma nel GP 
                  di Spagna quando la scuderia opta per i pneumatici Pirelli: il 
                  risultato disastroso consente a Fangio di vincere la gara ed 
                  il suo primo titolo mondiale.
 Il guadagno principale di
      Ferrari, consisteva nel vendere ai privati le vatture dell'anno
      precedente.Le vetture Ferrari diventano quindi comuni 
                  in tutti i principali eventi sportivi tra cui  Le Mans,
       Targa 
                  Florio e la  Mille Miglia. Ed è proprio alla Mille Miglia che 
                  Ferrari agguanta alcune delle sue più grandi vittorie. Durante le stagioni
       1952 e  1953 la scarsità di 
                  vetture di Formula 1 fa sì che vengano ammesse al campionato,
      anche vetture di Formula 2. La Ferrari Tipo 
                  500 domina il campionato entrambi gli anni. Nelle mani di Alberto Ascari, la Ferrari conquista 
                  9 vittorie e i due titoli. Nel 1954 Ascari lascia la Ferrari per la Lancia 
                  dove guida la famosa D50s progettata da Vittorio 
                  Jano. Ma le speranze di conquista del titolo da parte 
                  della Lancia svaniscono a causa dei ritardi di costruzione 
                  della vettura e della morte di Ascari durante i test di una 
                  vettura sportiva della Ferrari. La Lancia è costretta a 
                  ritirarsi e la casa proprietaria, ovvero la Fiat, passa tutto 
                  il reparto corse alla Ferrari, compreso il grande progettista 
                  Vittorio Jano!
 La sfida successiva alla Ferrari arriva da 
                  un nuovo team inglese. Guy Vandervell, fornitore della Ferrari 
                  degli speciali cuscinetti ThinWall, entra a far parte della  
                  BRM ma ne esce poco dopo disgustato. Dopo aver acquistato una 
                  coppia di Ferrari da mettere in pista, decide di costruire una 
                  propria vettura che possa battere le Italiane. Le Vanwall, 
                  come vennero chiamate queste vetture, riuscirono solamente a 
                  sopravvivere nel campionato, ma a quel punto era iniziata 
                  l’invasione inglese! Questi costruttori non si preoccupano di 
                  fare anche i motori ma si concentrano esclusivamente sul 
                  telaio e sull’aerodinamica, punti tradizionalmente deboli 
                  della Ferrari.
 In questo periodo Ferrari comincia a 
                  produrre la famosissima Gran Turismo disegnata da Battista 
                  "Pinin" Farina. Le vittorie a Le Mans ed a altre gare sulla 
                  lunga distanza rendono  famoso il marchio modenese in tutto il 
                  mondo. La richiesta di vetture sportive e da Gran Premio 
                  comincia però ad essere molto pesante per la relativamente 
                  piccola compagnia. Negli anni sessanta il Campione del Mondo 
                  del 1964, John Surtees, si lamenta del fatto che gli 
                  investimenti svolti dalla Ferrari per le macchine sportive 
                  ostacolano gli sviluppi in Formula 1. "Alla Ferrari si inizia 
                  con un pesante handicap" afferma Surtees "Finché non viene 
                  corsa Le Mans non ti puoi aspettare che lavorino per te in 
                  Formula 1".
 Nel 1969 Ferrari deve far fronte a gravi
      problemi finanziari. Le vetture sono ora ricercatissime ma non riescono 
                  a produrne a sufficienza per soddisfare le richieste e 
                  contemporaneamente a mantenere i propri programmi sul fronte 
                  agonistico. In aiuto arriva la Fiat e la famiglia Agnelli. E’ 
                  a causa dell’accordo con l’impero della Fiat che la Ferrari 
                  viene criticata per non riuscire a dominare i ben più piccoli 
                  team inglesi tra i quali c’è un altro genio : Colin Chapman è 
                  al suo apice.
 Nel 1975 la Ferrari giunge ad una rinascita 
                  nelle mani di Niki 
                  Lauda che vince due titoli di Campione del Mondo e tre 
                  titoli di Campione Costruttori in tre anni.
 Tre anni dopo 
                  la Renault inaugura l’era del turbo e la Ferrari li segue. Il 
                  12 cilindri aspirato ha raggiunto la fine del suo ciclo di 
                  sviluppo e viene rimpiazzato dal nuovo 1500 V6 turbo.
   Come 
                  sempre il motore diventa il punto forte della vettura a 
                  scapito del telaio e dell’aerodinamica sviluppati ancora in 
                  maniera antiquata.
 La brillante guida di Gilles 
                  Villeneuve porta ancora molte vittorie alla Ferrari nel 
                  1981 ma è evidente che il telaio deve essere completamente 
                  ridisegnato per poter competere per il titolo del mondo.
 A 
                  metà stagione entra nel team Harvey Postlewaite il cui scopo è 
                  quello di costruire un telaio innovativo per la stagione 
                  successiva. Postlewaite vorrebbe costruire un telaio di fibra 
                  di carbonio ma è costretto a ripiegare su altri materiali a 
                  causa dell’inesperienza della Ferrari nella lavorazione di 
                  queste nuove leghe. Anche se con un telaio non del tutto 
                  decente, le aspettative per il 1982 sono alte ma si conclude 
                  tutto in  tragedia con la morte del pilota di punta, il grande 
                  Villeneuve, e il durissimo incidente che costringe il secondo 
                  pilota Didier Pironi, ad abbandonare il mondo della Formula 1. 
                  Con il ritiro del suo ultimo campione del mondo, Jody 
                  Scheckter, Ferrari non ha piloti di punta da far salire sulle 
                  proprie vetture e passeranno anni prima che ne trovino uno. 
                  Enzo Ferrari non riuscirà più a vedere la sua squadra campione 
                  del mondo.
  Durante il periodo della sua conduzione, dal 1947 al 1988, la Ferrari 
      ha riportato in tutto il mondo oltre  5000 vittorie sportive conquistando
       
      25 titoli mondiali.
 È morto a Modena il 14 agosto 1988.   Ferrari è stato nominato per meriti sportivi  Cavaliere nel 1924,
       Commendatore 
      nel 1927,  Cavaliere del Lavoro nel 1952. Ha avuto nel 1960 dall'Università 
      di Bologna la laurea honoris causa in  ingegneria meccanica, nel 1988 
      dall'Università di Modena la laurea honoris causa in fisica.Ha ottenuto 
      il  Premio Hammarskioeld dell'ONU nel 1962, il  Premio Columbus nel 1965, la
       
      Medaglia d'oro Scuola della cultura e dell'arte del Presidente della 
      Repubblica nel 1970, il  Premio De Gasperi nel 1987.
 Ecco la breve storia di una scuderia fondata da un uomo che
      è riuscito a farne un mito.Se la  Ferrari non vince un mondiale da dieci,
            venti o trent'anni, non importa, gli autodromi saranno sempre pieni
            di bandiere col cavallino rampante sventolate da uomini di tutte le
            nazioni.Questo è il grande  miracolo fatto da Enzo Ferrari.  
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