PROVE
Non c'è niente da fare. Prove del venerdì, libere del sabato mattina,
prequalifiche. Carte che sembrano rimescolarsi. Ma quando arriva il momento
del giro decisivo Michael Schumacher piazza sempre la sua zampata. E anche
stavolta, per il GP di Spagna, ha conquistato la pole (quarta su 5 in questo
2004) girando sul tracciato di Montmeló in 1'15"022. Un tempo che ha
lasciato lontano tutto il resto della compagnia. In prima fila con lui ci
sarà Juan Pablo Montoya con la Williams, generosissimo ma staccato - alla
fine - di ben 617 millesimi. Terzo Takuma Sato, ed è la prima volta che
succede a un pilota giapponese di ritrovarsi così avanti al via di una gara
di F.1. Al suo fianco un ottimo Jarno Trulli, veloce e affidabile per tutto
il fine settimana. Le prequalifiche avevano un po' rimescolato le carte,
piazzando Ferrari e Bar in mezzo al gruppo. E costringendole a partire, per
il loro giro, con la pista meno gommata. La faccenda ha effettivamente
penalizzato un po', per una serie di motivi, Button e Barrichello. Il
brasiliano della rossa, infatti, scatterà quinto affiancato da Ralf
Schumacher con la seconda Williams. Mentre molto più amara è stata la
giornata dell'inglese, che aveva conquistato la pole a Imola. Jenson aveva
iniziato benissimo il suo giro ma è finito largo in una curva veloce del
settore centrale, ha messo le ruote sull'erba e ha perso tantissimo. Alla
fine ha chiuso in 1'17"575, partirà solo quattordicesimo. Rinunciando così a
ogni ambizione per il GP. Ha un po' deluso anche Fernando Alonso, l'idolo di
casa, che scatterà dall'ottava posizione con la Renault. Male la McLaren,
ormai al solito, con Coulthard decimo e Raikkonen tredicesimo. Bene invece
la Toyota di Olivier Panis, settimo. Gli altri italiani: Giancarlo
Fisichella (Sauber) partirà dodicesimo, Gianmaria Bruni (Minardi)
diciottesimo e Giorgio Pantano (Jordan) - autore di un lungo -
diciannovesimo.
GARA
Un copione già visto due settimane fa a Imola. Stavolta, però, a Michel
Schumacher e alla sua Ferrari sono bastati solo due settori di un giro
tirato per scavalcare il pilota che stava davanti e andare a dettar legge
come ormai abitudine. Chi gli stava davanti, dopo una partenza strepitosa,
era Jarno Trulli, partito 4° con la Renault. Uno scatto felino reso quasi
inutile, dopo un decina di giri, dalla prima sosta ai box. Dopo la quale
Schumi ha preso a girare in tempi molto più bassi di tutti gli altri e ha
portato a casa il quinto successo su 5 gare fin qui disputate nel Mondiale,
eguagliando il record stabilito da Nigel Mansell nel 1992. E rendendo sempre
più pesante la pietra messa su un campionato virtualmente già chiuso.
Celebrata l'ennesima impresa del tedesco, che vista la superiorità sembra
ormai ordinaria amministrazione, va festeggiato il 2° posto di Rubens
Barrichello. Il brasiliano ha scelto una strategia diversa, con due sole
soste invece delle tre degli altri. Al momento di effettuare l'ultima sosta
si trovava a soli 5" dal compagno di squadra. Ma i meccanici hanno
pasticciato e la fermata ha richiesto più di 10 secondi contro gli 8 di
Schumi. Gara finita. Con i due piloti di Maranello, è salito sul podio
l'ottimo Trulli, veloce e costante fino alla fine. Alle sue spalle il
compagno Fernando Alonso, Takuma Sato (Bar) e Ralf Schumacher con la
Williams. Giornata nera per il suo compagno Juan Pablo Montoya, che ha perso
posizioni al via, ha sofferto per i soliti errori del box nella prima sosta
e poi si è ritirato (quando era 6° davanti a Ralf) a 20 giri dal termine.
Grande invece la gara di Giancarlo Fisichella che, con una tattica simile a
quella di Barrichello, è stato a lungo in quarta e poi sesta posizione con
la Sauber e sul traguardo ha finito settimo, per la prima volta a punti nel
2004. Alle sue spalle, grintoso e costante dopo un sabato orribile, si è
piazzato Jenson Button che ha portato a casa un punticino prezioso. Ora
Schumi, nel Mondiale, viaggia a punteggio pieno (50 lunghezze), seguito da
Barrichello a quota 32, Button a 24 e la coppia Renault appaiata a 21. Da
segnalare, per concludere, la solita mediocrità McLaren (Coulthard 10° e
Raikkonen 11°), i ritiri di Giorgio Pantano (Jordan) e Gianmaria Bruni
(Minardi) e un fatto di cronaca: dopo tutti gli annunci di controlli
straordinari per la sicurezza, mentre i piloti erano impegnati nel giro di
ricognizione c'è stata l'invasione di pista di un mitomane sul rettilineo
principale. Il giovane è stato prontamente placcato dai commissari e la
corsa è partita come se niente fosse successo. |