PROVE
Un grande Ralf Schumacher e una grande Michelin. A sorpresa le qualifiche
del GP del Canada sono state dominate dalle macchine con le gomme francesi.
Per ora in difesa la Ferrari: Michael Schumacher e Rubens Barrichello sono
stati costretti al sesto e settimo posto, frustrati da oltre un secondo di
svantaggio. E se Takuma Sato non avesse fatto una bella piroetta prima del
traguardo, il bilancio sarebbe anche peggiore. Ralf ha comunque preservato
la superiorità del cognome di famiglia con un giro strepitoso. Il tedesco ha
bruciato per soli 66 millesimi Jenson Button, altro gran protagonista della
giornata. Il tempo dell'inglese della Bar sembrava già imbattibile. In
seconda fila si sono piazzate le Renault di Jarno Trulli, davvero positivo,
e Juan Pablo Montoya, a testimonianza di una buona giornata della Williams.
In terza fila l'altra Renault di Fernando Alonso e la prima Ferrari, quella
del leader iridato Michael Schumacher, appena davanti al compagno di squadra
Barrichello. Michael non ha compiuto un giro perfetto commettendo subito una
sbavatura. In ogni caso non sarebbe stato facilmente davanti ai rivali. Per
Barrichello complicazioni fin dal mattino. Rubens ha infatti potuto girare
nella seconda sessione delle prove libere grazie a una riparazione volante
dei suoi meccanici al telaio, danneggiato dopo il passaggio su un cordolo.
Rientrato lentamente ai box, i tecnici della Ferrari hanno smontato l'intero
retrotreno della macchina montando il motore della vettura da gara del
brasiliano sul telaio del muletto. Un'operazione velocissima ma due frenate
lunghe nel giro buono non hanno giovato al suo tempo. Timidi segnali di
risveglio delle due McLaren: Kimi Raikkonen è ottavo, David Coulthard nono.
Giornata non positiva per gli altri italiani. Giancarlo Fisichella è 11° con
la Sauber, Gianmaria Bruni non ha nemmeno effettuato il giro di qualifica e
Giorgio Pantano ha addirittura concluso il suo fine settimana. A conferma
delle voci già diffuse ieri, oggi la Jordan ha comunicato infatti che il
padovano sarà sostituito anche per la gara dal collaudatore Timo Glock.
Nelle prime qualifiche della carriera il tedesco è giunto 16°. All'origine
della decisione del team irlandese ci sarebbe una disputa economica tra chi
gestisce il pilota italiano: una contesa che avrebbe congelato i fondi che
spetterebbero alla squadra. Di qui la decisione di non far correre Pantano.
GARA
Una questione di strategie. Quella migliore, nel GP del Canada, l'ha messa
in campo la Ferrari. Accoppiata alla velocità e alla calma di Michael
Schumacher ha prodotto l'ennesima vittoria. Due sole soste, contro le tre
dei rivali, e per il tedesco e la sua F2004 è stato il settimo successo su 8
gare nel Mondiale. Spaventoso! Quella di Montreal è stata una corsa tattica,
non troppo spettacolare ma combattuta fino a poco più di 20 giri dal
termine. Lì, una volta venute allo scoperto le carte scelte dai vari team,
si è capito che contro Schumi nessuno avrebbe potuto vincere. Non suo
fratello Ralf, tornato di nuovo in forma, che ha fatto il massimo con la
Williams e alla fine ha portato a casa un 2° posto. Non Rubens Barrichello,
che ha modificato i suoi piani portandoli a due soste ma si è dovuto
accontentare del terzo posto. Hanno dato il massimo anche Jenson Button,
preciso e costante con la Bar, ma solo quarto all'arrivo. E Juan Pablo
Montoya cui, al solito, il box Williams ha fatto perdere tempo nella prima e
nell'ultima sosta: per lui un quinto posto poco significativo. A chiudere la
zona punti un ottimo Giancarlo Fisichella, 6° con la Sauber dopo essere
partito con molta benzina a bordo, Kimi Raikkonen (7° con la McLaren dopo
una penalità per aver tagliato la linea bianca fuori dai box e una sosta
inattesa per cambiare il volante) e infine Cristiano Da Matta, 8° con la
Toyota. Chi esce dal GP del Canada con le ossa rotte è la Renault. La corsa
ha perso Jarno Trulli dopo un centinaio di metri quando, appena scattato al
via, sulla sua vettura si è rotta una sospensione. Guasto anomalo, mai visto
alla partenza. Ma la cattiva giornata della Casa francese, finora nel 2004
immune da ritiri, ha coinvolto anche Alonso: alla prima sosta per il
rifornimento il tubo della benzina che faticava a entrare gli ha fatto
perdere molto tempo e qualche importante posizione. E alla fine lo spagnolo
si è fermato per un guasto (forse trasmissione) quando era 4°, anche lui
alla prima curva. Da segnalare un bruttissimo incidente per Felipe Massa, a
gran velocità contro le barriere del tornate (forse per un guasto ai freni)
ma fortunatamente illeso. E il ritiro di Gianmaria Bruni con la Minardi. |