Fernando Alonso e Lewis Hamilton fanno festa,
Felipe Massa e Kimi Raikkonen si leccano le ferite. La Ferrari esce con le
ossa rotte dalla prima edizione del Gran Premio di Singapore, la prima in
notturna della Formula 1: per la Rossa nessun punto per la prima volta dopo
46 gare, il sorpasso subito dalla McLaren nella classifica costruttori e
Hamilton a +7 su Massa nel Mondiale piloti. Lo spagnolo della Renault
festeggia la prima vittoria stagionale (mancava sul gradino più alto del
podio da Monza 2007), il britannico della McLaren vede il titolo piloti a
tre gare dalla fine.
Massa scatta dalla pole e mantiene la prima posizione senza intoppi, con
Hamilton e Raikkonen subito dietro. Kovalainen e Kubica si toccano, con il
finlandese della McLaren che perde due posizioni. Alonso parte bene e salta
dalla 15ª alla 12ª posizione. Massa mette subito margine tra sé e il
britannico della McLaren. Raikkonen terzo inizialmente perde, poi inanella
una serie di giri veloci risucchiando decimi a Hamilton, che sembra in
difficoltà.
La gara cambia volto al 15° giro, quando Piquet va a sbattere contro il muro
di Marina Bay distruggendo la sua monoposto. In pista entra la safety car
che ricompatta il gruppo, consigliando ai piloti di tornare ai box per
rifornimento e cambio gomme. Quando lo fa Massa succede l’incredibile: il
brasiliano riceve il via libera dai meccanici, ma quando riparte si trascina
dietro il bocchettone della benzina, che resta attaccato alla sua monoposto.
Il ferrarista è costretto a fermarsi subito dopo, ma col bocchettone
attaccato danneggia Sutil che stava rientrando (gli costerà un "drive
through") e Raikkonen che aspettava il proprio turno per rifornire.
Le Ferrari perdono posizioni, lasciando la testa della corsa a Rosberg, che
però è rientrato ai box a pit lane ancora chiusa e per questo rimedia uno
stop and go come Kubica, macchiatosi della stessa colpa. In testa ci va
Alonso, che non appena vede pista libera davanti a sé comincia a premere
sull’acceleratore come ai bei tempi, dimenticando d’incanto tutti i guai
stagionali della sua Renault.
Massa dopo la penalità finisce nelle retrovie, posizione da cui non riesce
più a recuperare. La rimonta invece la firma Raikkonen, che grazie ai
sorpassi e al gioco dei pit stop, che lo porta a tornare ai box solamente al
51° giro, torna in zona punti. Hamilton procede senza acuti, accontentandosi
di incrementare il proprio vantaggio sul brasiliano della Ferrari nella
classifica piloti. Davanti invece Alonso è scatenato, riuscendo a
intravedere la sua prima vittoria dal ritorno alla Renault.
La gara sembra destinata a concludersi senza altre emozioni, ma al 51° giro
Sutil va a sbattere contro una barriera lasciata libera da Massa, appena
ripartito dopo un testa coda, e la safety car torna in pista per
ricompattare il gruppo. Si riparte dopo tre giri, con Alonso sempre al
comando e Hamilton che mette nel mirino Rosberg per salire al secondo posto
e allungare ancora su Massa, ormai alla deriva, nella classifica piloti.
A quattro giri dalla fine anche Raikkonen decide di metterci del suo nel
disastro asiatico della Ferrari: il finlandese va a sbattere contro il muro
quando era 5° e stava recuperando su Glock, condannando la Rossa a finire
per la prima volta senza punti dopo 46 gare.
La festa è tutta per Alonso, che passa per primo sotto la bandiera a
scacchi. Rosberg mantiene la seconda posizione, Hamilton si accontenta del
gradino più basso del podio e di volare a +7 su Massa nella classifica
piloti. A punti anche Glock, Vettel, Heidfeld, Coulthard e Nakajima.
Per la Ferrari è notte fonda. |