Montecarlo ha incoronato Lewis Hamilton.
L’inglese della McLaren è entrato oggi nel prestigioso club dei vincitori
del GP di Monaco trionfando in uno dei GP più divertenti visti da un po’ di
tempo a questa parte. Merito anche della pioggia al via che ha mescolato le
carte e costretto praticamente tutti a errori grossolani. Lo stesso Lewis
appena dopo la partenza ha sbattuto la posteriore destra rientrando ai box.
Un episodio che lo ha pure favorito perché anticipando la sosta ha rifornito
e modificato la strategia in modo perfetto per scavare il vantaggio decisivo
nella fase centrale di gara, quando Massa e Kubica si sono fermati per la
loro sosta.
La fortuna dei vincenti, oggi era proprio il suo giorno: al secondo anno di
F.1 ha vinto la gara più prestigiosa dell’anno e ha pure scavalcato in testa
al Mondiale Kimi Raikkonen. Un doppio colpo che ridà ossigeno e morale alla
McLaren. Dietro a Hamilton ha chiuso l’altro grande emergente della F.1,
Robert Kubica. Il polacco della Bmw ha pure accarezzato il sogno di vincere
oggi. Non ce l’ha fatta ma aver preceduto la Ferrari di Massa è comunque un
segnale di crescita continua, personale e della sua squadra.
La Ferrari esce invece ancora ferita da questa gara che ormai sembra
stregata. Non è bastato accorciare il passo e dominare le qualifiche. Oggi
tutto le ha detto male: la partenza in cui Hamilton si è inserito tra le due
F2008, le gomme montate in ritardo a Kimi costate una penalità al
finlandese, l’errore con cui Felipe ha perso la testa della gara andando
lungo al 15° giro, l’uscita di pista di Raikkonen al 26° con danneggiamento
dell’ala anteriore, il tamponamento finale dello stesso Kimi al povero Sutil
(che era quarto e sognava un risultato storico per la Force India) costato
l’uscita dalla zona punti. Insomma, un GP da dimenticare consapevoli che si
è trattato certamente di un episodio e che niente è compromesso in chiave
iridata. Condizioni del genere non si ripeteranno molte volte nel corso
della stagione, ma come dice Luca Baldisserri: “E’ un piccolo bagno di
umiltà che dispiace ma che ci servirà”.
La gara è stata comunque molto divertente con tanti alettoni anteriori
saltati. Fernando Alonso, che ha chiuso decimo, all’inizio è stato tra i
protagonisti ma ha compromesso tutto con due incidenti. A punti hanno chiuso
anche Webber, Vettel, Barrichello, Nakajima e Kovalainen (rimasto fermo al
via). Incidente nel finale per Nico Rosberg costato l’ingresso della Safety
car e la chiusura del GP con due giri di anticipo rispetto ai 78 programmati
perché scadute le due ore di gara. |