Hamilton batte tutti e con un vantaggio imbarazzante (oltre un minuto, cioé
quasi un giro) precede sul podio Hedifeld, Barrichello, Raikkonen,
Kovalainen, Alonso, Nakajima e Trulli. Basta scorrere l'ordine d'arrivo per
capire che per le Ferrari la gara inglese è stata un vero disastro.
Un disastro che brucia doppiamente perché le Rosse erano più veloci delle
altre macchine. E allora? Allora a combinare il caos ci hanno pensato gli
strateghi della gara che in modo inspegabile hanno rimandato in pista
Raikkonen dopo il primo pit stop con le gomme da asciutto, ossia con le
"intermedie" consumate (gli hanno messo solo benzina). Speravano nel bel
tempo, è ovvio. Ma Raikkonen stava rimontando su Hamilton, era più veloce e
il distacco ormai era minimo. Perché tentare l'azzardo? Mistero.
Così Hamilton nello stesso pit stop ha cambiato le gomme (intermedie
usate quindi gomme da asciutto con intermedie nuove) ed è volato via,
guadagnando qualcosa come 7 secondi al giro... Peccato perchè qui la Ferrari
poteva davvero vincere. Quando diciamo Ferrari ovviamente ci riferiamo a
quella di Raikkonen perché la Rossa di Massa sembrava stregata: ha passato
più tempo in testa coda che ad andare dritta e il brasiliano alla fine ha
rimediato una pessima figura, forse la peggiore della sua carriera. E dire
che Massa prima del via andava dicendo di "sperare nella pioggia"...
Ma torniamo al fenomeno Hamilton. Già al via l'anglo-caraibico ha fatto
capire che per il suo compagno Kovalainen sarebbe stata dura, anzi
durissima: gli è piombato addosso come un falco dalle retrovie e solo la
grande classe del finlandese (è riuscito a tenere il gas aperto con la
macchina di traverso) ha evitato il sorpasso immediato. Sorpasso che poi è
avvenuto poco dopo, al quarto giro, regalando ad Hamilton la prima
posizione, conservata poi fino alla fine, grazie anche ai disastri combinati
alla Ferrari.
Ma, a proposito di strategie di gare, una lode particolare va a Ross
Brawn, ex ferrarista e papà di tante vittorie della casa di Maranello: è
stato proprio lui i gestire la complicata gara di Barrichello, portandolo
dalla sedicesima posione al podio. Un record pazzesco, soprattutto
considerando che è stato ottenuto con una macchina non certo competitiva
come la Honda. |