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Tra Lewis Hamilton e Felipe Massa sembra una gara non volerlo vincere questo titolo. E zitto zitto ha vinto ancora Fernando Alonso. Come successo a Singapore due settimane fa, lo spagnolo della Renault ha approfittato delle sportellate tra i due rivali nella lotta al campionato e ha trionfato con pieno merito nel GP del Giappone. Un trionfo netto davanti alla Bmw di Kubica e alla Ferrari di Kimi Raikkonen. Quarto Nelsinho Piquet a conferma del grande lavoro in casa Renault, poi ottimo quinto Jarno Trulli con la Toyota. Ritirato per la rottura del motore Heikki Kovalainen.
E i due più attesi? Felipe Massa ha chiuso ottavo (poi settimo grazie alla penalità inflitta a Bourdais per la loro collisione al 50° giro), Lewis Hamilton 12°. Massa ha così recuperato due punti al rivale in classifica. Ma il piazzamento dei due è frutto di tanti polemici episodi nei primissimi giri. Il GP si è infatti molto deciso al via. Hamilton, ancora una volta tutt’altro che ragioniere, bruciato nello scatto da Raikkonen ha cercato una staccata impossibile sul finlandese. Così ha costretto largo il ferrarista e Kubica e Alonso ne hanno approfittato. Ma non è finita.
Prima che i commissari giudicassero l’accaduto, poche curve di assestamento e altro materiale da moviola. Hamilton attacca e passa Massa che però reagisce male, taglia una chicane e sperona il rivale. Per i commissari nessun dubbio: drive through a Hamilton per la manovra con Kimi e stessa penalità a Massa per la manovra su Hamilton. La pazza gara dei due rivali nella lotta al Mondiale si è in pratica decisa così. Nell'appendice del dopo gara Felipe ha poi recuperato un'altra posizione: al 50° giro Felipe si era toccato con Bourdais che rientrava in pista da un pit stop. Dopo la gara i commissari hanno rifilato 25 secondi di penalità al pilota della Toro Rosso.
Certamente alla fine va un po’ meglio alla Ferrari perché poi Massa è stato autore di una bellissima rimonta con sorpasso mozzafiato nel finale a Webber. Aver rosicchiato qualcosa a Hamilton dopo le qualifiche di ieri è tutto sommato risultato da non disprezzare. Hamilton può invece disperarsi perché ha probabilmente gettato alle ortiche l’occasione di prendere punti importanti. E soprattutto ha riaperto il dibattito sulle sue reali qualità nei momenti che contano. Davanti invece la gara si è decisa grazie alla solita abilità del team di Briatore nel gestire strategie e pit stop. Dopo la prima sosta Alonso ha passato Kubica e non ha più mollato la testa. Raikkonen ha lottato duro con Kubica ma non è riuscito a passarlo malgrado un bellissimo duello. Insomma, domenica prossima in Cina il campionato riprende più aperto che mai.