PROVE
Grandissimo Jarno Trulli. E' sua la pole per il GP di Monaco, sesta gara
della stagione, in programma sulla pista cittadina di Montecarlo.
L'abbruzzese della Renault è stato l'unico a scendere sotto l'1'14"
(1'13"985) diventando il primo italiano a partire davanti a tutti a
Montecarlo. E ha riportato un pilota di casa nostra in pole dopo sei anni.
L'ultimo fu Giancarlo Fisichella in Austria nel '98 con la Benetton. L'altra
notizia è che nessuna Ferrari scatterà in prima fila. L'iridato Michael
Schumacher partirà quarto, il suo compagno Rubens Barrichello sesto. In
prima fila con Trulli, infatti, c'è la Bar di Jenson Button (a 0"411). E al
terzo posto l'altra Renault di Fernando Alonso, staccato di 423 millesimi.
Ralf Schumacher, che ha fatto segnare il 2° tempo assoluto con la Williams,
è retrocesso di dieci posizioni e partirà 12° per aver cambiato il motore
nella prima giornata di prove. Quinto è Kimi Raikkonen con la McLaren mentre
Juan Pablo Montoya con la Williams è 9° dietro Takuma Sato (7° con la Bar) e
David Coulthard (McLaren). Degli altri italiani Giancarlo Fisichella è buon
10° con la Sauber, Giorgio Pantano 18° con la Jordan e Gianmaria Bruni 20°
con la Minardi.
GARA
Si voleva lo spettacolo e lo spettacolo, abbondantissimo, c'è stato.
Incidenti, colpi di scena, equilibrio e divertimento. Alla fine ha vinto,
con grandissimo merito, Jarno Trulli che è rimasto davanti praticamente per
tutta la corsa. L'italiano della Renault è stato veloce, costante e freddo
nel finale quando ha respinto gli attacchi finali di Jenson Button, arrivato
alle sue spalle con soli 4 decimi di ritardo. Sul terzo gradino del podio è
salito Rubens Barrichello con la Ferrari. E Michael Schumacher? Ritirato. La
corsa si è infatti decisa tra il 42° e il 46° giro quando si sono ritirati
nell'ordine Fernando Alonso, che seguiva Trulli, e soprattutto Schumacher
con la Ferrari. Entrambi, coincidenza, per un incidente sotto il tunnel. Il
primo finito largo e poi contro il guard-rail per doppiare Ralf Schumacher,
facendo uscire la safety-car. Proprio mentre seguiva la vettura dei
commissari, Michael frenava di colpo dentro al tunnel, veniva toccato da
Montoya e finiva a sua volta a muro danneggiando il muso e strappando la
sospensione anteriore sinistra. Con ovvio corollario di polemiche. Tornando
all'ordine d'arrivo a punti hanno chiuso anche Montoya (4° con la Williams),
Massa (Sauber), Da Matta (Toyota), Heidfeld (Jordan) e l'altra Toyota di
Panis. La chiave della corsa, a livello tattico, era stata rappresentata
dalla prima sosta ai box. Effettuata dalle Renault e dalla Ferrari di Schumi
tra il 23° (Trulli) e il 26° giro (Michael). Svelando così la strategia
comune sulle due soste, contrariamente agli altri entrati a rifornire ben
prima. Ma i piani sono stati sconvolti dagli incidenti di Alonso e Schumi.
Non bastasse questo, grandi colpi di scena avevano già caratterizzato
l'inizio gara. Prima la partenza "abortita" per la Toyota di Panis ferma
sullo schieramento. Poi, al nuovo via, le Renault scattate bene prendendo il
comando, mentre alle loro spalle Sato con la Bar era un fulmine e infilava
Schumi, rifilandogli anche una toccatina alla ruota anteriore destra e
passando quarto davanti a Raikkonen (McLaren) e alle due Ferrari. Ma, nel
corso del 3° giro, il motore della Bar del giapponese (che fumava
dall'inizio) si rompeva alla curva del Tabaccaio. Nella confusione che ne
seguiva, con il gruppo impegnato a rallentare per il fumo, Fisichella
tamponava violentemente la McLaren di Coulthard e si impennava finendo
ribaltato contro il guard-rail. Per fortuna il romano usciva da solo
dall'abitacolo. |