PROVE
Mancava ancora un bel pezzo alla fine delle prove ufficiali, ma dalle
parole di Barrichello qualche cosa poteva già capirsi: "Non ho mai fatto a
Monza un giro più bello", andava dicendo il brasiliano della Ferrari. E
nessuno, oggi, è stato capace di farne uno più veloce. Né Schumacher, in
pista appena dopo di lui e più lento di mezzo secondo e passa, né altri.
Così è riuscito a firmare la pole position numero undici della carriera
fermando il cronometro a 1'20"089, media oraria di 260,395. Niente partenza
al palo, invece, per Schumi, più veloce del brasiliano nel primo settore ma
frenato poi da qualche errore di troppo, specie alla parabolica: ha dovuto
incassare un ritardo di 548 millesimi. Sembrava potesse comunque bastargli
per la partenza in prima fila, fino a quando non è sceso in pista Juan Pablo
Montoya: il colombiano della Williams-BMW (nelle prequalifiche aveva fatto
segnare il miglior tempo, 1'19"525, e per questo è scattato per ultimo) ha
fatto meglio appena di 17 millesimi, sufficienti però per mettersi al fianco
di Barrichello. Sarà invece Fernando Alonso a fare compagnia a Schumacher
alle spalle dei battistrada delle qualifiche: per lo spagnolo il tempo di
1'20"645, un soffio peggio di Schumi. A seguire le BAR-Honda di Sato e
Button, la McLaren di Raikkonen e la Williams di Pizzonia. Quinta fila per
Trulli e Coulthard. Così gli altri italiani: Fisichella 15°, Pantano 18°,
Bruni 20°.
GARA
Festa rossa doveva essere e festa rossa è stata. Una doppietta Ferrari
resa ancora più esaltante da un rimonta incredibile dopo una gara iniziata
con il piede sbagliato. Ha vinto Rubens Barrichello davanti a Michael
Schumacher, nonostante il primo abbia sbagliato gomme al via - montando le
intermedie con la pista che si era quasi asciugata del tutto dopo la pioggia
del mattino - e il tedesco in testacoda al primo giro sull'umido della
chicane della Roggia. Da lì è ripartito 13°, mentre il brasiliano si è
fermato ai box dopo 3 giri per cambiare pneumatici. Tutto questo, grazie
all'enorme superiorità della F2004, non ha impedito loro di rimontare e
mettere in fila tutti. Con Rubens al primo successo 2004. Sul podio, con i
piloti di Maranello, è salito Jenson Button autore di una corsa generosa con
la Bar troppo carica nell'aerodinamica e quindi un po' lenta sul dritto. A
punti sono andati anche il suo compagno Takuma Sato, Juan Pablo Montoya
(Williams), David Coulthard (McLaren), Antonio Pizzonia (Williams) e il
nostro Giancarlo Fisichella (Sauber). Ritiro amaro per Kimi Raikkonen,
bloccato dal motore dopo 13 giri quando era quarto. E soprattutto per
Fernando Alonso, in testacoda con la sua Renault a una decina di giri dal
termine mentre lottava con Button e Schumi. Il suo compagno Jarno Trulli,
mai protagonista, ha chiuso 10°. Il che ha consentito alla Bar di passare in
seconda posizione nel Mondiale costruttori, scavalcando la Casa francese di
3 punti. Mentre tra i piloti si consolidano la seconda e la terza posizione
di Barrichelllo e Button alle spalle dell'iridato tedesco. Ritiri per gli
altri due italiani in gara: Giorgio Pantano (Jordan), fuori strada alla
Parabolica, e Gianmaria Bruni (Minardi) per un principio d'incendio (con il
pilota soccorso per aver respirato la schiuma degli estintori) durante un
rifornimento ai box. |