PROVE
Un Kimi Raikkonen strepitoso e la McLaren è di nuovo in pole. E' questo il
verdetto delle qualifiche di Silverstone nelle quali il finlandese, con un
giro incredibile in 1'18"233, ha messo in fila tutti. Beffando in primis le
Ferrari e soprattutto Rubens Barrichello, che aveva rifilato al compagno
Michael Schumacher ben 4 decimi e sembrava ormai sicuro della partenza
davanti a tutti. Così Rubinho scatterà in prima fila mentre il tedesco sarà
al via quarto. Superato anche da Jenson Button, in terza posizione con la
Bar. Al quinto posto partirà Jarno Trulli, mentre il suo compagno Fernando
Alonso - che ha chiuso le qualifiche sesto - ha perso 10 posizioni per aver
sostituito il motore rotto alla fine delle prove libere e prenderà il via
sedicesimo. Così sesto, in terza fila, sarà David Coulthard con l'altra
McLaren. E la quarta fila vede appaiati Juan Pablo Montoya con la Williams e
Takuma Sato con la seconda Bar. Sempre a causa della sostituzione del motore
gli ultimi tre sulla griglia sono i piloti Minardi - Gianmaria Bruni e Zolts
Baumgartner - e Giancarlo Fisichella, che non ha nemmeno effettuato il suo
giro di qualifica. Da segnalare che il team di Faenza è in lutto per la
morte avvenuta ieri sera in un ospedale di Londra del d.s. John Walton
(colpito da infarto martedì scorso). Buona la giornata di Giorgio Pantano,
che scatterà 15° con la Jordan. Nelle libere del mattino il più veloce era
stato ancora Kimi Raikkonen, che ha abbassato ancora il record della pista
girando in 1'18"280 con la sua McLaren. Alle sue spalle si erano piazzate la
Bar di Button, la Ferrari di Barrichello, la Renault di Trulli e le Williams
di Genè e Montoya. Michael Schumacher, protagonista di un testacoda che lo
ha costretto a rientrare a spinta ai box, aveva chiuso solo ottavo, a 671
millesimi. Poi le prequalifiche, che hanno scatenato un sacco di polemiche.
Poichè era prevista pioggia nella seconda parte delle qualifiche, molti
piloti hanno rallentato prima del traguardo, cercando il tempo più basso
possibile per uscire prima nell'ora decisiva. Schumi e Barrichello sono
stati autori di un testacoda e un lungo, non si sa quanto involontari. Altri
piloti hanno scelto di rallentare vistosamente nel finale del giro chiudendo
oltre l'1'30" quando i tempo possibili sono attorno all'1'19".
GARA
Michael Schumacher ha vinto ancora, Kimi Raikkonen ha divertito, Jarno
Trulli ha spaventato. Questo, in sintesi, è quanto successo nel GP di Gran
Bretagna sul circuito di Silverstone. Conquistato dal tedesco della Ferrari,
alla vittoria numero 80 in F.1 e sempre più vicino al settimo titolo della
sua carriera, che ha trovato sul podio proprio il finlandese con la rinata
McLaren e il compagno Rubens Barrichello. Schumi avrebbe vinto con più
margine, avendo azzeccato la tattica di due soste (unico a sceglierla con
Sato) contro le tre di tutti i rivali diretti. Ma ha visto quasi annullato
il suo sforzo quando, a venti giri dal termine, un pauroso incidente con
Trulli protagonista ha costretto la direzione di gara a spedire in pista la
safety-car. L'illusione di Raikkonen è durata due quarti di gara. Quello
iniziale, vissuto al comando, e quello finale dopo il botto di Trulli. Ma
Schumacher, quando è uscita di scena la safety-car, è rimasto freddo e
veloce, arrivando sul traguardo con 2"1 sul finlandese. Terzo Barrichello,
vicinissimo a Kimi. Mentre quarto ha chiuso Jenson Button, regolare con la
Bar, davanti a un generoso Juan Pablo Montoya, che ha tirato fuori il
massimo dalla sua Williams. Sesto un bravissimo Giancarlo Fisichella con la
Sauber, poi - a chiudere i piloti a punti - David Coulthard (McLaren) e Mark
Webber (Jaguar). Raikkonen, scattato dalla pole position, è stato autore di
un primo giro strepitoso, nel quale ha rifilato 3"5 a Barrichello alle sue
spalle. Mentre Button teneva sotto controllo Schumacher. Il primo a
rientrare, per il rifornimento e cambio gomme iniziale, è stato Rubens al 9°
giro. Seguito, due tornate più tardi, da Kimi e Jenson. Michael è rimasto in
pista più a lungo facendo segnare una serie di giri veloci che gli hanno
permesso - anche grazie a diversi doppiati che il pilota McLaren si è
trovato davanti - di uscire al comando della corsa dopo la sosta del 15°
giro. La seconda tornata dei pit-stop, per la maggior parte dei piloti, è
andata in scena tra il 27° (Button) e il 30° giro (Coulthard). Michael da
parte sua, a conferma definitiva della sua differente strategia, rientrava
dopo 36 giri e usciva ancora davanti a Raikkonen. Poco dopo, al 40° giro, è
finito paurosamente fuori pista Jarno Trulli a causa della rottura della
sospensione posteriore sinistra sulla sua Renault. La macchina è finita
improvvisamente contro le barriere all'esterno della curva Priory, si è
distrutta e - nel finire la sua corsa nella via di fuga - si è anche
capottata. Safety-car in pista e pilota, per fortuna, illeso. Poca fortuna
per gli altri due italiani in gara: Giorgio Pantano (Jordan) si è ritirato
per un testacoda, Gianmaria Bruni ha chiuso 16° con la Minardi dopo uno
spavento ai box quando è ripartito prima che il rifornimento fosse finito
trascinando (senza conseguenze fisiche) un meccanico. |