PROVE
Intuito, abilità, fortuna e una sorprendente rivelazione finale per
festeggiare. Jarno Trulli, montando gomme Michelin intermedie in un momento
di minor pioggia durante le qualifiche bagnatissime di Spa, ha conquistato
con la sua Renault la pole per il GP del Belgio. E nell'esultanza dopo le
qualifiche ha svelato il suo dolce segreto. "La dedico a mia moglie
Barbara", ha detto, ufficializzando un matrimonio di cui nessuno sapeva
niente. Un colpaccio, quello del pescarese, ai danni di Michael Schumacher e
delle strepitose Bridgestone del pilota Ferrari: con cui, in condizioni di
pioggia maggiore, il tedesco si è preso la prima fila, staccato di soli 72
millesimi da Trulli. La scelta delle intermedie ha premiato anche Fernando
Alonso, terzo con l'altra Renault, e David Coulthard, al suo fianco in
seconda fila con la McLaren. Mentre la terza vede affiancati Giancarlo
Fisichella (Sauber) e l'altra Ferrari di Rubens Barrichello, autore di un
errore alla chicane "Bus stop" che ha rovinato il suo sforzo. Anche il resto
dello schieramento è frutto delle condizioni ballerine del tempo. Anche se
qualcuno potrebbe aver effettuato scelte di assetto differenti, in funzione
di una gara per la quale non si conosce ancora con precisione il meteo. In
quarta fila ci sono Mark Webber (Jaguar) e Felipe Massa (Sauber), in quinta
Olivier Panis con la Toyota (il suo compagno Ricardo Zonta è invece ultimo)
e Kimi Raikkonen (McLaren). Dietro di loro uno sfortunato Juan Pablo
Montoya, danneggiato dalla ripresa della pioggia dopo aver azzeccato la
scelta delle intermedie con la Williams. E, in dodicesima posizione, Jenson
Button con una Bar invece troppo prudente avendo montato gomme da acqua
quando l'asfalto consigliava altrimenti. Il suo compagno Takuma Sato,
infatti, è solo 15°. Gli altri italiani: bene Gianmaria Bruni 17° con la
Minardi, un po' meno Giorgio Pantano 19° con la Jordan.
GARA
Mondiale doveva essere e Mondiale è stato. Settima perla iridata di una
carriera favolosa. Ma Michael Schumacher, nel GP del Belgio di Spa, ha
dovuto faticare più del previsto per portare a casa la corona con 4 gare di
anticipo. Lo ha fatto grazie a un secondo posto alle spalle del vincitore,
il bravissimo Raikkonen con la McLaren, ma davanti (proprio dei due punti
che gli servivano) al compagno Barrichello. E' stata la gara della
safety-car, uscita in tutto tre volte. Alla prima curva, tanto per
cominciare, c'è stato un contatto tra Rubens e la Jaguar di Mark Webber che
ha condizionato in negativo il GP del brasiliano. Poi al Radillon c'è stato
un incidente innescato da Sato e ancora Webber coinvolgendo Bruni e Pantano.
Prima neutralizzazione, mentre Rubens (così come Button e altri) rientrava
mestamente ai box per sostituire una gomma posteriore forata. E ci tornava
subito dopo per cambiare l'alettone posteriore, ripartendo ultimissimo.
Quando la safety-car si è fatta da parte è iniziato finalmente lo show. Con
le due Renault di Trulli e Alonso al comando, in mezzo giro Schumacher è
stato infilato due volte, da Raikkonen appena prima dell'Eau Rouge e poi da
Montoya all'esterno alla chicane "Bus stop". Così il tedesco si è piazzato
in sesta posizione, mentre Kimi infilava il compagno Coulthard e saliva al
terzo posto avvicinando le Renault. Dopo 10 giri Trulli è entrato ai box per
effettuare la prima sosta, e una tornata più tardi c'è stato un doppio colpo
di scena. Prima Alonso è stato autore di un due testacoda - causati da un
guasto - a distanza di poche centinaia di metri. Quello finale l'ha spedito
definitivamente nella sabbia. Poi Coulthard ha subìto il dechappaggio della
gomma posteriore destra, forse a causa di un detrito rimasto sul tracciato
dopo gli incidenti al primo giro. Per lo scozzese un lentissimo rientro ai
box e addio sogni. Tutto questo, insieme alla prima sosta dei piloti di
vertice, ha un po' rimescolato le carte. Al comando si è piazzato Raikkonen,
mentre alle sue spalle Schumi ha passato Montoya approfittando del
rifornimento e Trulli - che era secondo - ha iniziato a rallentare in modo
evidente. Prima ha lasciato passare il tedesco della Ferrari, poi però ha
tenuto duro con Massa e Montoya, finendo per toccarsi con il colombiano e
perdendo così ogni speranza di podio. La seconda safety-car è entrata in
scena a 14 giri dal termine. Sulla Bar di Button è esplosa la Michelin
posteriore destra alla frenata di Les Combes: l'inglese in testacoda ha
investito l'incolpevole Baumgartner, che stava doppiando, e i numetrosi
detriti hanno costretto la direzione gara a decidere la neutralizzazione. La
Ferrari ne ha subito approfittato, chiamando il tedesco al rifornimento
appena stato effettuato da Kimi. Così i due, con il finlandese davanti,
hanno affrontato i dieci giri finali. Ma prima è uscito dai giochi Montoya,
che era terzo, per l'ennesimo dechappamento di un pneumatico posteriore
Michelin (a causa del passaggio su un detrito). Poi Coulthard dopo il
Radillon ha tamponato Klien, con pezzi di monoposto dappertutto. Ed ennesimo
intervento della vettura della direzione gara. Bandiera verde solo per gli
ultimi quattro giri. Raikkonen era impeccabile e portava a casa il secondo
successo in carriera. |