Missione compiuta, o quasi: la Ferrari ha trovato il riscatto che cercava
battendo alla grande la McLaren ma Massa è riuscito a rovinare la festa con
un incredibile errore al trentesimo giro quando è uscito fuori pista per un
banale testacoda. Raikkonen infatti ha vinto dominando la gara dall'inizio
alla fine e senza il fuoripista di Massa per la scuderia di Maranello
sarebbe stata una sicura doppietta.
In realtà la Ferrari è sempre stata su un altro pianeta e la McLaren ha
sofferto non poco la concorrenza di molti altri team: seconda è infatti
arrivata la Bmw di Kubica e solo terza la prima McLaren con Kovalainen.
Tutti hanno di che festeggiare comunque perché per questi ultimi due piloti
si tratta del secondo podio in carriera. Stesso discorso anche per il quarto
classificato, il "nostro" Trulli che alla fine è riuscito a contenere
l'assalto di Hamilton, autore di una gara opaca. Al punto che per tutto il
Gp ha in pratica duellato nelle retrovie con Webber. Peccato perché Lewis
era stato autore di una spettacolare partenza e tutto lasciava presagire una
gara di attacco per lui.
Quello che però, ancora una volta, la classifica non spiega è la possente
prestazione della Ferrari. Abbiamo parlato di "dominio", e non a caso:
andando a guardare i distacchi tutto è più chiaro. Raikkonen ha infatti
rifilato 19,570 secondi a Kubica, 38,450 a Kovalainen e più di 46 secondi ad
Hamilton. Insomma un abisso che dovrebbe preoccupare non poco la McLaren,
anche perché non è stato solo il traffico a limitare le prestazioni di
Hamilton e Kovalainen: pur con la pista libera le macchine inglesi non sono
mai riuscite a girare nei tempi delle Rosse.
Ma torniamo a Massa. Anzi al "caso Massa": in Ferrari, si sa, c'è sempre
un clima duro e non si perdona mai niente a nessuno. Così già dopo lo scorso
Gp e dopo i suoi clamorosi errori si è iniziato a parlare di una sua crisi e
(incredibile) già di una possibile sostituzione con Alonso per il prossimo
anno. Ora dopo l'errore di oggi la faccenda si aggrava. E lo si capisce
anche dalle parole di Raikkonen che in piena conferenza stampa cerca di
giustificare il suo compagno di squadra. "Può succedere a tutti", ha
spiegato Kimi, che comunque per la prima parte della gara ha dovuto dare il
massimo per stare alle costole di Massa.
Una cosa è certa: la F1 ha ritmi frenetici, ma stavolta si esagera
davvero nel parlare, già al secondo Gp, di "caso Massa".
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